Gamedec, il nuovo titolo di Anshar Studios (Detached, Telefrag) è un’avventura grafica isometrica con elementi RPG che ci porta in un futuro cyberpunk dominato dalla realtà virtuale e in cui, in qualità di gamedec, dovremo risolvere un intricato complotto.
Indice
Varsavia, 22º secolo
Gamedec ci porta nel 22º secolo, nella città futuristica di Varsavia. Il mondo in cui ci muoveremo è un mondo totalmente influenzato dalla tecnologia e dalla realtà virtuale. La linea di demarcazione tra “Virtualium” e “Realium” e talmente sfumata che si fa fatica a percepire dove ci si trovi realmente. Miliardi e miliardi di persone passano la vita quasi costantemente collegati a questi mondi alternativi per svago, lavoro o per compiere delitti.
Ed e proprio per quest’ultima ragione che verremo assunti in qualità di gamedec, ovvero detective “dei videogiochi”. In un mondo totalmente assorbito dalla realtà virtuale, era solo questione di tempo prima che qualcuno trovasse il modo di sfruttarla per portare a termine le sue illecite intenzioni. Quando questo accade, i gamedec entrano in azione.
Elementare, mio caro Gamedec
Ben presto, mentre ci muoviamo da un indizio all’altro, realizzeremo che i crimini “banali” per cui siamo stati ingaggiati sono invece interconnessi tra di loro, e rappresentano solo la punta dell’iceberg: qualcosa di molto più pericoloso e letale si nasconde dietro di essi. Come in una storia di Sherlock Holmes, quello che appariva essere un caso “elementare” si rivelerà invece essere un ben più complesso complotto, che richiederà ogni briciolo della nostra esperienza investigativa.
In Gamedec, infatti, non si va in giro sparando a più non posso per eliminare orde di nemici ma, per risolvere i problemi, si usa la sottile arte della deduzione. Tra analisi del mondo che ci circonda, interrogatori e piste da seguire prima che svaniscano, dovremo raccogliere quanti più indizi possibili per arrivare alle giuste conclusioni. Ogni azione che faremo, ogni decisione che prenderemo e ogni risposta che daremo, influenzerà gli eventi successivi cambiando così il corso degli eventi.
Gamedec hacker, gamedec medico, gamedec stella di hollywood
All’inizio del gioco ci verrà chiesto di scegliere una “specializzazione” per il nostro personaggio. Ci sono quelle che ci renderanno più abili nello “smanettare” con la tecnologia, quelle che ci faranno apparire come una stella del web ammaliando tutti coloro che ci circondano rendendoli così più inclini ad aprirsi con noi, ma anche specializzazioni in grado di darci un’infarinatura medica o di renderci detective più… “diretti” pronti ad “arruffare qualche penna” nel caso di testimoni poco collaborativi.
Ogni specializzazione è caratterizzata da differenti punti personalità, come empatia, aggressività, logica, ecc. Man mano che andremo avanti con l’avventura, a seconda delle nostre risposte e delle nostre azioni, potremo accumulare punti in uno dei differenti tratti della nostra personalità, permettendoci così di sbloccare nuove specializzazioni, rendendoci ancora più efficaci. La funzione primaria delle specializzazioni è quella di darci accesso tanto a linee di dialogo speciali ed uniche, quanto ad azioni particolari altrimenti precluse. Le nostre scelte influenzeranno dunque sia gli eventi di cui saremo protagonisti sia lo svolgersi dell’intera narrazione, creando nuove opportunità e nuovi scenari ad ogni nuova run, dando quindi a Gamedec una rigiocabilità da non sottovalutare.
L’arte della deduzione
L’altro elemento chiave di Gamedec sono, ovviamente, le indagini e i processi deduttivi. In Gamedec ogni informazione che raccoglieremo, tanto durante i dialoghi che esplorando le varie realtà che visiteremo, avrà il suo peso nel raggiungere la soluzione del caso. Come accade in Black Book, anche in Gamedec dovremo spulciare tutte le informazioni raccolte e accumulate nel nostro codex, per trovare indizi cruciali alle nostre indagini. È possibile ignorare tali informazioni ma questo equivarrebbe a “tirare ad indovinare”, con il rischio di arrivare a conclusioni sbagliate. In Gamedec c’è quindi molto, moltissimo, da leggere e questo potrebbe rappresentare un problema per i meno avvezzi alla lingua inglese, dal momento che il gioco non è disponibile in italiano.
Man mano che avanzeremo con le indagini, tutti gli indizi che raccoglieremo si accumuleranno in una sorta di mappa celebrale virtuale. Per sbloccare gli obbiettivi delle missioni e procedere con le indagini, dovremo avere sufficienti indizi per fare le nostre deduzioni e passare alla fase successiva delle indagini. Le deduzioni saranno sempre multiple ed irreversibili, ragion per cui, prima di sceglierne una dovremo essere veramente sicuri di quello che stiamo facendo. Come se non bastasse le nostre deduzioni e le nostre azioni modificheranno gli eventi futuri, anche drasticamente. I risultati delle nostre azioni in alcuni casi saranno immediatamente evidenti, in altri tarderanno in rivelarsi.
Poliziotto buono, poliziotto cattivo
Ma questo rapporto causa-effetto non è presente solo per le decisioni e le azioni collegate direttamente alle indagini. Anche la maniera in cui interagiremo con i personaggi, le azioni che faremo mentre ci muoviamo liberamente negli scenari virtuali e non, modificheranno tanto le possibilità di dialogo che l’atteggiamento delle persone verso di noi. Ogni oggetto analizzato, ogni reazione provocata, ogni rapporto creato, ogni scelta fatta verrà “memorizzata”, sbloccando o bloccando future intuizioni e scelte durante i dialoghi.
Quando poi ci ritroveremo ad interrogare personaggi chiave, potremo accedere ad una sorta di modalità interrogatorio in cui, attraverso persuasione od intimidazione, dovremo spingere il personaggio a rivelarci informazioni vitali. Un contatore orizzontale con una serie di lucchetti ci indicherà verso quale delle due tipologie di interrogatorio ci stiamo muovendo, e quanto manca a sbloccare un’informazione chiave.
Il mondo di Gamedec ricorda il mondo di Westworld: ci muoveremo infatti da un mondo virtuale all’altro passando dal Vecchio West, al Giappone Feudale, alle realtà Sadomaso e così via. In ogni mondo decine e decine di personaggi vivono la loro vita alternativa, cercando di sfuggire la realtà distopica del 22º secolo. Muoversi tra questi mondi virtuali e il mondo reale è un cammino interessante, un mix tra Matrix, Surrogates e Sherlock Holmes. Lo svolgersi degli eventi è orchestrato molto bene, con una trama che pian piano, subdolamente, si rivela per quello che davvero è. Lo stesso dicasi del modo in cui vengono gestiti gli effetti delle nostre scelte, talvolta rivelati semplicemente come news giornalistica in sottofondo e altre, in maniera molto più spettacolare.
Holmes del futuro
Gamedec fornisce un’avventura investigativa molto interessante, ricca di colpi di scena e di novità interessanti dal punto di vista del gameplay. Seppur non privo di qualche bug, e sebbene la mole di testi da leggere possa talvolta risultare tediosa (soprattutto per i non anglofoni), Gamedec non tradisce le promesse fatte e consegna esattamente il prodotto che stavamo aspettando.