Se si spulcia la propria piattaforma preferita per noia (Steam, Origin…) si possono facilmente trovare titoli “Animeggianti” come Noel the Mortal Fate. Personalmente, è un genere che non mi ha mai ispirato fiducia ma, destino birbante ha voluto che il mio titolo da recensore debuttante coinvolgesse proprio tale categoria…
Indice
È tutto un gombloddoh! (Ancora…)
Nonostante tutti i cliché del caso presenti a timbrare il cartellino, questa volta abbiamo un’introduzione intrigante: nel mondo in cui è ambientato il gioco, è possibile evocare il Diavolo ed ottenere da esso aiuto tramite dei desideri, in cambio di un certo prezzo. Inutile dire, che non parliamo certo di caramelle…
Tuttavia, un carismatico ma crudele uomo d’affari (che, neanche a dirlo, sarà il villain principale), ha trovato una scappatoia: sfruttando il proprio fascino e facendo leva sulle ambizioni frustrate del prossimo, adesca vittime sacrificali e le convince a chiedere aiuti al Diavolo che andranno, indirettamente, ad avvantaggiare lui. In questo modo, dispone di un numero virtualmente infinito di “desideri” senza doverci rimettere un capello.
La vittima di turno, nonché protagonista di Noel the Mortal Fate, dà il nome al titolo: fuori di sé dalla rabbia, non ci mettono molto a convincerla a chiedere al Diavolo di eliminare colui che, alle votazioni, le ha fatto perdere un’importante e prestigiosa gara di piano.
Si ritroverà però menomata di tutti e quattro gli arti e, come se non fosse abbastanza, scoprirà che la persona eliminata era anche un importante rivale d’affari del succitato villain. Sul punto di morire, gettata in mare dai suoi aguzzini, viene salvata in extremis dallo stesso Diavolo, da lei evocato grazie ad un proprio desiderio involontario.
Ripresasi dallo shock iniziale, e compreso l’inganno, sfrutterà ogni sfumatura tra le righe del contratto per allearsi con il Diavolo (che risponde al nome di Caron), in cerca di vendetta.
Un Thriller fatto videogioco
Il “gioco” è, di fatto, una sorta di romanzo non cartaceo: i dialoghi sono lunghi e frequenti, così come le scene “scriptate”. Logicamente, il titolo è estremamente preciso nel presentare al giocatore i vari eventi, e nulla è lasciato al caso… Stiamo parlando di una complessità che rasenta quella di anime\manga tra i più celebri in circolazione.
Di contro, se vi aspettavate di sterminare intere popolazioni di mostri e mostroni vari (presente…), Noel the Mortal Fate non è decisamente il titolo che fa per voi. Le sessioni effettive di gameplay sono infatti delle saltuarie e sbrigative parentesi nella narrazione.
Combattimenti e puzzle
Il gameplay di Noel the Mortal Fate è, almeno concettualmente, molto simile a Crypt of the Necrodancer: invece dei “soliti” sistemi di combattimento, qui i personaggi si muovono come negli scacchi, in cui è possibile ferire ed eliminare gli avversari a patto di “prenderli” dal punto giusto al momento giusto.
Colpire gli avversari frontalmente, per esempio, è spesso una pessima idea, soprattutto se ci stanno attaccando a loro volta. Molto più conveniente prenderli ai lati o, meglio ancora, sorprenderli alle spalle. Nel caso dei Boss, parliamo di un grande classico: resistere a tutta una serie di attacchi finché non si “stancheranno”, dandoci pochi preziosi secondi in cui potremo colpirli impunemente.
Per complicare la situazione, spesso verremo accompagnati da un co-protagonista inerme e quindi eliminabile in un colpo solo dai nemici, con conseguente game over. Non mancano, inoltre, dei mini puzzle con percorsi risolvibili solo muovendo e spostando vari blocchi in un certo modo (con tanto di praticissimo tasto di reset nei paraggi).
Anche se, spesso, combattimento e puzzle game si vengono incontro: affronteremo infatti combattimenti in cui potremo uscirne vincitori soltanto muovendovi in un modo ben preciso…
Combattimento o no, alla fine di ogni sessione di gameplay verrete ricompensati con dei “punti esperienza” (il cui numero può variare in base alla maestria con la quale avrete superato il livello), che vi saranno utili per acquistare “medikit” ed equipaggiamenti (non che vi possiate sbizzarrire con le scelte)
Noel the Mortal Fate: un titolo forse non per tutti
Sebbene non ci sia nulla da eccepire sulla trama che, nonostante tutti i cliché del caso, ad ogni sessione narrativa ti lascia con la voglia di scoprire come si snoderanno gli eventi, il gameplay potrebbe non soddisfare tutti coloro che adorano passare subito ai fatti.
Un difetto oggettivo, tuttavia, è presente: in caso di sconfitta, il gioco non resetterà il livello corrente, ma vi rispedirà alla schermata iniziale, costringendovi a ricaricare dall’ultimo salvataggio. Quindi, tutte le volte che morirete, se prima di quella sessione di gameplay c’era una parentesi narrativa (situazione tutt’altro che rara), dovrete vederla nuovamente per intero, senza poterla skippare.