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Salve, cari giocatori! Oggi, ci lanciamo in un epico viaggio nel tempo con “Rising Lords“, uno strategico a turni che ci porta nel medioevo nei panni di un lord nuovo di zecca. Sellate quindi il cavallo, lancia in resta e cavalcate con noi verso il regno di Aubelin!
Indice
Rise Lords: mille e una cosa da fare
Il cuore di ogni gioco risiede nel gameplay, e Rising Lords non delude. Gli sviluppatori hanno creato un’esperienza coinvolgente con una moltitudine di attività, mescolando saggiamente l’emozione della battaglia con la complessità della gestione cittadina.
Esplorando il gioco, mi sono trovato immerso in decisioni strategiche richieste per entrambi gli aspetti. Dal comandare armate sul campo di battaglia a sovraintendere alla crescita del mio dominio medievale, non c’è mai stato un momento noioso.
Le battaglie a turni funzionano molto bene, la possibilità di personalizzare il proprio Lord è un’ottima aggiunta, la gestione dell’impero non è estremamente complessa (almeno come idea di base), e persino le carte abilità sono armonizzate in modo corretto nel gioco senza dare l’impressione di aver a che fare con un titolo deck building.
Sappiate poi che Rising Lords non è composto solo da una campagna ma potrete cimentarvi in scontri casuali contro l’IA o i vostri amici, scenari, e una modalità resistenza in cui far fronte ad un nemico sempre più accanito.
Difficoltà VS Stress
Tuttavia, sebbene la mia esperienza complessiva con Rising Lords sia positiva, l’aspetto che secondo che mina la bontà del gameplay è l’eccessiva difficoltà della campagna. Da un lato infatti abbiamo missioni con tempi estremamente ridotti per essere portate a termine, e dall’altro un impero che, al minimo sbaglio, andrà in rovina.
Riuscire per esempio ad avere un’armata abbastanza forte con cui sconfiggere i primi nemici, senza al contempo consumare tutto il cibo a nostra disposizione o far infuriare la popolazione, è un’impresa a dir poco titanica. Per quanto si possa pianificare e controllare, c’è sempre qualcosa che andrà storto e porterà la nostra run ad una fine prematura.
Capiamoci, che un gioco sia difficile è una cosa che so apprezzare, ma nel caso di Rising Lords si ha davvero l’impressione che non ci sia uno modo “giusto” di affrontare la campagna, e ben presto si sorpassa la linea che divide difficile e stressante. Non aiuta un sistema di salvataggio/caricamento davvero scomodo assolutamente da rivedere e l’impossibilità di scegliere un livello di difficoltà.
Nonostante questo, come dicevo in apertura, il gameplay di Rising Lords è ricco di cose da fare e con cui sperimentare. Battaglie adrenaliniche, unità da potenziare, cinte murarie ed edifici da costruire e far evolvere, diplomazia, menestrelli, vescovi, eventi casuali, ciclo delle stagioni e centinaia di altri aspetti da esplorare (tanto che non sarebbe male avere un tutorial un po’ più articolato).
La bellezza del Medioevo
La stessa articolazione vista nel gameplay si ritrova nella complessità visiva di Rising Lords, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione delle unità e dei personaggi. Ci si fermerà spesso ad ammirare i vari dettagli dei nostri soldati o si “perderanno” decine di minuti in scegliere l’aspetto migliore per il nostro alter ego digitale.
Lo stesso dicasi per le illustrazioni che animano la storia della campagna, capaci di allietare la vista e di rendere la lettura più intrigante. L’unica cosa che stona con questa meraviglia visuale è l’interfaccia di gioco che va dal basico all’inguardabile come nel caso del pulsante per far passare il turno. Ci auguriamo che nelle prossime patch gli sviluppatori aggiornino visualmente l’interfaccia per portarla allo stesso livello del resto del gioco.
È difficile essere Re
Rising Lords è sicuramente un titolo molto valido, curato sotto quasi ogni aspetto e capace di fornire ore di gameplay avvincente. L’unico grande problema che abbiamo avuto è stato il doversela vedere con l’estrema difficoltà della campagna, aspetto che rischia di portare rapidamente alla frustrazione, soprattutto nel caso di giocatori meno avvezzi al genere. Vista la bontà del titolo, ci auguriamo davvero che gli sviluppatori sapranno rifinire gli aspetti “più ruvidi” del gioco, rendendo Rising Lords il capolavoro che aspira ad essere.