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The Lord of the Rings: Gollum è un titolo sviluppato e distribuito da Daedalic Entertainment. Uscita lo scorso 25 maggio, l’avventura non è riuscita a mantenere le promesse dichiarate durante le presentazioni avvenute nei mesi precedenti e che avevano suscitato un grande hype nella community degli appassionati di J.R.R. Tolkien.
Il titolo è disponibile su PC (Steam ed Epic Games Store), PlayStation 4 e PlayStation 5, Xbox Series X/S e Nintendo Switch.
Indice
The Lord of the Rings: Gollum, nelle terre di Mordor
The Lord of the Rings: Gollum segue le vicende di Gollum dal suo incontro con Bilbo Baggins – avvenuto ne Lo Hobbit – fino alla nascita della Compagnia dell’Anello nel primo libro de Il Signore degli Anelli. Periodo che la piccola creatura ha passato in prigionia nelle terre di Mordor.
Partiamo dal presupposto che Daedalic aveva i diritti per ispirarsi alle vicende dei libri per lo sviluppo del videogioco. Non aspettatevi quindi di incontrare Ian McKellen o altri celebri attori che hanno prestato il volto ai personaggi tolkeniani nella celebre saga cinematografica di Peter Jackson: il titolo di Daedalic Entertainment esplora la Terra di Mezzo con una propria visione e raffigurazione dei paesaggi e dei personaggi.
Detto questo, per quanto le premesse fossero le più promettenti, The Lord of the Rings: Gollum ci ha deluso sia per quanto riguarda l’aspetto grafico che per il gameplay.
La storia non ci è dispiaciuta e si dipana in 10 capitoli che vi porteranno a finire il gioco in una decina di ore. J.R.R. Tolkien non aveva mai esplorato la prigionia di Gollum a Mordor e Daedalic Entertainment si è avvalsa del parere di celebri esperti dell’opera originale per la stesura del titolo.
Il gameplay
The Lord of the Rings: Gollum pecca sia nella resa grafica che nel gameplay che sembrano appena usciti dagli anni ’90.
La grafica è datata, totalmente priva di cura e disseminata di glitch. Sia per quanto riguarda la veste grafica dei personaggi – spesso mal modellati e privi di una loro caratterizzazione – sia per le textures i paesaggi.
Il gameplay rincorre letteralmente la trama e non ha una vera e propria identità. Si passa da capitoli in cui il gameplay è incentrato sul parkour in cui il giocatore deve saltare e arrampicarsi da un appiglio all’altro – non con grande soddisfazione per il giocatore a causa di errori della telecamera ed animazioni piuttosto brutte – a capitoli dove interviene la componente stealth, con relativo game over se si viene scoperti.
Un gameplay essenziale a cui si aggiungono noiose sezioni con missioni di raccolta soprattutto nei primi giorni di prigionia.
In alcuni punti salienti Daedalic Entertainemt ha cercato di dare risalto alla duplice personalità di Gollum/Smeagol con un minigioco in cui la due parti cercando di convinvere la sua opposta su quale azione intraprendere. Peccato che le azioni non vadano a cambiare quasi nulla della trama rendendo quindi queste sezioni totalmente inutili dal punto di vista delle decisioni del giocatore.
Conclusioni
La trama è piacevole e scorre alquanto velocemente, il titolo esplora uno dei personaggi più profondi, sfaccettati e fondamentali de Il Signore degli Anelli cui spesso non viene dato il giusto risalto.
Non possiamo dire la stessa cose dell’esperienza di gioco che si rivela spesso frustrante e sicuramente non all’altezza delle aspettative.
Un’occasione persa per Daedalic Entertainment – e per tutti i fans J.R.R. Tolkien – che si è scusata pochi giorni dal lancio con i giocatori per non essere riuscita nell’impresa che si era prefissata.