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Towers of Aghasba è un ambizioso sandbox open-world sviluppato e pubblicato da da Dreamlit inc., un piccolo team californiano. Il titolo è disponibile in early access su Steam e PlayStation5 dallo scorso 19 novembre.
Indice
Towers of Aghasba, alla ricerca delle proprie origini
Poco ci viene detto nel prologo: Aghasba, un tempo terra fertile che ospitava la popolazione dei Shimu, fu devastata da una forza oscura diventando arida e senza vita. I Shimu fuggirono dalla loro terra natia con la promessa che un giorno sarebbero tornati.

Il protagonista fa parte di questa spedizione per riprendersi la terra natia, infondendogli nuova vita e studiando le vestigia del passato disseminate sul territorio.
Nel procedere con questa trasformazione, il gameplay del gioco sarà costantemente influenzato nell’assidua ricerca di un equilibrio tra il rispetto della vita naturale e l’antropizzazione dell’ambiente.
Il gameplay
Towers of Aghasba è un progetto ambizioso che offre un vasto mondo sandbox da esplorare e colonizzare.
I nostri primi passi saranno in una terra arida e senza vita dove le risorse oltre ad essere scarsa saranno anche di infima qualità. Per risolvere il problema dovremo piantare il nostro primo seme che avvierà un processo di guarigione della terra, con l’apparizione di una creatura magica che ci affiderà missioni per migliorare ed ingrandire la zona.

Potremo piantare il seme ovunque vorremo e questo porterà alla formazione di uno degli ecosistemi disponibili, con vegetali ed animali caratteristici e che ci procureranno materiali diversi. Ogni partita sarà quindi unica e per quanto la mappa sia identica per ogni giocatore, questa potrà svilupparsi in infiniti modi in base alle scelte del giocatore.

Parallelamente dovremo fondare nuovi insediamenti o restaurarne di vecchi, creando delle zone dove sarà possibile coltivare e lavorare le risorse. Parallelamente agli ecosistemi, anche le zone cittadine saranno di diversa tipologia in base alla loro collocazione sul territorio.

Potremo inoltre scoprire e collezionare reperti aggiungendoli alla struttura Museo dove un personaggio ci ringrazierà sbloccando nuove ricette di crafting.
In alcuni luoghi del mondo non sarà possibile costruire o sviluppare nulla, a causa di un deterioramento e impoverimento della zona, a meno che non vengano completate delle azioni per rivitalizzare queste aree.
Per riportare queste zone alla normalità, sarà necessario affrontare battaglie, portare a termine missioni e contribuire con risorse alla bonifica. Ogni regione danneggiata dovrà essere restaurata tramite queste attività, che diventeranno sempre più impegnative man mano che si procede nel gioco.

Conclusioni
Towers of Aghasba si presenta nel suo early access come un prodotto già divertente e con le basi ben delineate. Sebbene qualche sbavatura queste non intaccano il gameplay che viene costantemente aggiornato dagli sviluppatori.
Inoltre il gioco offre la possibilità di affrontare l’avventura in compagnia invitando fino a tre amici sulla propria isola. Potremo quindi collaborare con loro ma tutto ciò che accadrà sulla nostra isola non avrà effetti sulla loro a livello di proseguimento della trama.
Un titolo quindi godibile ma in continua espansione, consigliato al momento a chi può davvero dedicargli tempo. A tutti gli altri consigliamo di attendere la versione definitiva che siamo sicuri sarà un prodotto più che meritevole.